After all [2015]
Incontrarsi tra amici, ogni anno, in un posto diverso dal proprio ordinario, un castello, un rifugio in montagna, un ostello del milletrecento nei pressi del Chianti, cenare e passarci la notte; risvegliarsi in tempo utile per fare colazione e commentare gli iperbolici proclami della sera precedente, prima di tornare a casa e rivedersi – come capita – soltanto l’anno dopo. Ho chiesto agli amici, una di quelle mattine, di chiudere gli occhi per dieci secondi; gli ho chiesto di pensare brevemente a come andasse in quel periodo della vita, a come si sentissero al di là dell’occasione: quando hanno riaperto gli occhi ho scattato.
Meeting friends once a year in some special place like a castle, a mountain chalet or a fourteenth-century hostel in the Chianti region, having dinner together and staying the night, waking up for breakfast and embellishing on the events of the previous evening, before going back home and promising – as always – to see each other after a year. In one of those mornings, I asked my friends to close their eyes for ten seconds and think about how their life is going and how they feel. When they opened their eyes, I snap a photo.